Ambiente

Future Food: 30 alimenti che dovremmo mettere nel piatto

Ci sono cibi che fanno bene a noi e anche all’ambiente, oggi, però li mangiamo ancora troppo poco

  • Ieri, 11:30
funghi coltivati
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli
Di: Patrizia Rennis 

La nostra alimentazione è monotona: più della metà della dieta mondiale a base vegetale è costituita da grano, riso e mais, con il grano che predomina in Europa e Svizzera. Il 90% dell’approvvigionamento mondiale di carne è composto da suini, polli e bovini. La mancanza di varietà nei campi e la limitata agro-biodiversità fanno sì che le coltivazioni siano più vulnerabili a malattie e cambiamenti climatici. Anche la nostra salute soffre di questa dieta monotonia e le malattie legate all’alimentazione sono in aumento. Tutto questo, in un contesto in cui il numero di persone da nutrire cresce.

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Future Foods

La pulce in cucina 11.01.2025, 12:00

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Gli alimenti del futuro

Per rispondere a tutte queste esigenze, come dovrebbe essere il cibo del futuro? Se lo sono chiesti WWF Svizzera e l’Università di Scienze Applicate di Zurigo che, grazie a uno studio approfondito, hanno identificato 30 alimenti dal potenziale salutare ed ecologico. Sono alimenti sani perché ricchi di fibre, proteine, vitamine e minerali, sono rispettosi delle risorse ed è possibile coltivarli sul nostro suolo. Oggi questi cibi non vengono ancora mangiati e coltivati abbastanza, ma secondo i ricercatori potrebbero rivoluzionare la nostra dieta e il sistema agricolo svizzero.

Nello studio di questi alimenti sono stati considerati fattori come: il potenziale di coltivazione in Svizzera, l’impatto ecologico, il valore nutrizionale e il potenziale di mercato.
Sono stati esclusi i frutti, le bacche, le spezie, le erbe, le piante medicinali e i foraggi. 

Miglio, sorgo, avena, mais e triticale

Triticale
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

I cereali sono un alimento base nella nostra dieta e sono una buona fonte di carboidrati. Il nostro consumo di cereali però è molto monotono, in Svizzera si consumano soprattutto grano duro e tenero per fare pane e pasta. Variare cereali usando miglio, sorgo, avena, mais, triticale, tra i vari vantaggi, permetterebbe di assumere un ventaglio maggiore di nutrienti

Soia, lenticchie, ceci, piselli gialli, fave e lupini
Soia
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

I legumi sono un’importante fonte vegetale di proteine e contribuiscono a una dieta varia e salutare fornendo nutrienti preziosi. Di solito sono ricchi di un aminoacido, la lisina, che è un buon integratore per i cereali. 

Nel 2024 la Confederazione ha aggiornato le raccomandazioni nutrizionali e la piramide alimentare: privilegiando le proteine di origine vegetale, come i legumi, e raccomandandone il consumo di almeno una porzione al giorno.

Le piante di legumi hanno il potere di legare l’azoto dall’aria nelle radici e accumularlo nel terreno, rappresentando un fertilizzante naturale per il suolo. Essendo piante che fioriscono, sono vantaggiose anche per gli insetti impollinatori. 

Dal 2023 la coltivazione di alcuni legumi destinati al consumo umano è sostenuta finanziariamente in Svizzera attraverso pagamenti diretti. 

Pak choi, pastinaca, scorzonera, catalogna e cavolo riccio
Scorzonera
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

La varietà di vegetali esistenti sarebbero numerosissime, ma nel mondo se ne coltivano e se ne consumano un numero limitato. Le verdure sono ricche di minerali, vitamine, fibre e ognuna ha specifiche proprietà. Più sono vari gli ortaggi che mangiamo e i metodi di cottura con cui li prepariamo, migliore è la varietà di principi nutritivi che assumiamo. Pak choi, pastinaca, scorzonera, catalogna, cavolo riccio sono alcune delle verdure selezionate dallo studio che faremmo bene a inserire nella nostra dieta. Ci ricordano che dovremmo diversificare il più possibile gli ortaggi nei nostri piatti, tenendo conto della produzione locale e stagionale

Patata dolce e yacon
Yacon
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

Tuberi come la patata sono molto consumati in Svizzera. Ci sono però molte altre piante tuberose che possono diversificare la nostra dieta e la produzione agricola. La patata dolce, per esempio, tollera meglio la siccità, mentre lo yacón contiene dei prebiotici positivi per la salute intestinale.

Grano saraceno e chia
Chia
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

Gli pseudocereali sono simili per aspetto e per modalità di consumo ai cereali, botanicamente, però, non lo sono. Sono consumati come fonte di carboidrati, ma in realtà hanno un alto contenuto proteico. Di solito vengono consumati integralmente e quindi apportano anche molte fibre. Grano saraceno e chia sono pseduocerali interessanti da introdurre nella propria dieta.

Fiorendo, gli pseudocereali sono ideali per api e insetti impollinatori e rappresentano un’alternativa ecologica ai cereali che, invece, non producono fiori.

Noci e nocciole
Noce
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

La frutta secca, come noci e nocciole, è un’ottima fonte di acidi grassi insaturi, proteine e fibre, il consumo, nella giusta quantità, è benefico per la salute. Noci e nocciolie sono adatte anche per la coltivazione in sistemi agroforestali - una forma di coltivazione in cui gli alberi vengono coltivati insieme ad altre colture sulla stessa area. In questo modo gli alberi proteggono il suolo dall’erosione e forniscono rifugi per gli insetti, usando le risorse naturali, come l’acqua, in modo più efficiente

 Per gli adulti, la raccomandazione è di mangiare 30-50 grammi di semi e noci al giorno

Semi di girasole, semi zucca da olio, semi di canapa, semi di papavero, semi di lino e camelina

I semi oleosi possono essere usati per produrre olio da cucina, ma molti di essi possono anche essere consumati direttamente (i nutrienti vengono assorbiti dall’organismo solo attraverso la macinazione). Sono interessanti dal punto di vista nutrizionale ed economico. Per esempio, i resti della produzione dell’olio, grazie ulteriori lavorazioni, possono diventare prodotti sostitutivi della carne. 

Funghi coltivati
funghi coltivati
  • © WWF Svizzera / Fabian Häfeli

Molte specie di funghi, come champignons, shiitake, enoki, nameko,... possono essere coltivati all’interno o all’esterno. Hanno una resa per ettaro molto elevata. La coltivazione indoor ha il vantaggio che la produzione può essere effettuata tutto l’anno. 

I funghi coltivati sono un prodotto agricolo che sostiene l’economia circolare: per la loro coltivazione di funghi si possono usare rifiuti dell’industria del legno, di quella alimentare e dell’agricoltura. Il substrato della coltivazione dei funghi può essere nuovamente riutilizzato.

Oggi in Svizzera il 50% dei funghi coltivati consumati viene importato. Sempre più spesso i funghi vengono utilizzati anche come sostituti della carne, soprattutto per la loro consistenza che può essere molto simile a quella della carne. I funghi hanno un basso contenuto di carboidrati, grassi e proteine, ma sono considerati ricchi di fibre e sono uno dei pochi gruppi alimentari di origine non animale che contiene vitamina D in quantità elevate.

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