Sempre più spesso si sente parlare di Nutraceutica, quella disciplina che scientificamente prende in esame il rapporto tra cibo e salute, lontano da luoghi comuni o falsi miti, dimostrando come sia possibile curarsi mangiando, grazie a componenti o principi attivi degli alimenti che hanno effetti positivi per la salute.
La Dottoressa Monica Bossi - medico specialista in Medicina interna Generale, esperta in Nutrizione Funzionale, Medicina Funzionale, Antiaging, Nutraceutica e dirigente del primo Centro di Medicina Funzionale, di Precisione e di Prevenzione a Stabio - ci spiega come la tavola può aiutare a sopportare il grande caldo.
Per gestire le alte temperature tipiche di questa stagione, rispettando sia il peso-forma, sia la salute, un trucco è mangiare alimenti “freddi”.
Per freddi non si intendono (solo) come temperatura, ma soprattutto come potere di calore metabolico:
gli alimenti freddi, dunque, sono quelli che non apportano eccessiva e facile energia (in tempi non recenti e aggiornati si direbbe calorie) ma solo nutrimento, e che non riscaldano il corpo favorendo vasodilatazione con ulteriore calo pressorio e senso di stanchezza oltre che minor resistenza al calore estivo.
Diete estive, miti da sfatare
La consulenza 30.06.2023, 12:50
Alimenti “freddi”: ecco cosa mangiare e come
I cereali:
quasi tutti i cereali non lievitati e in chicco, ma soprattutto: riso rosso, farro integrale e non, riso integrale, selvatico, thai, la quinoa integrale, il cous cous (preferibilmente integrale);
la polenta taragna (grano saraceno); la farina e i derivati non lievitati di segale.
Le patate:
devono essere considerate una fonte di carboidrati (come i cereali, e, in parte i ceci). Il loro potere metabolico dipenderà dall’alimento a cui si accompagnano. Le migliori (perché con indice glicemico basso, essendo ricche in fibre e buone apportatrici di potassio) sono le patate dolci.
Le proteine:
il pesce: a parte triglie e pesce molto grasso come halibut che sono pesci tipicamente invernali, il pesce è indicato quasi tutto, ma attenzione al condimento che per crostacei e mitili dev’essere “a crudo” e il più semplice possibile.
La carne: soprattutto quella bianca di coniglio, vitello, pollo.
I legumi: tutti i tipi di fagioli e lenticchie, e ceci. Anche in questo caso, attenzione al condimento e a cosa si accompagnano: ad esempio, un piatto di cereali (pasta o riso) e legumi, è un tipico piatto “caldo” invernale, per l’energia che apporta; mentre una farinata di ceci o una crêpe di farina di ceci o piselli in accompagnamento a un piatto di verdure, rappresenterà una fonte di proteine leggere e fresche ottime per l’estate.
Le uova: sono un alimento che diventa freddo o caldo a seconda dei condimenti e del modo di cottura, perché sono molto nutrienti e ricche di vitamine e minerali utili addirittura per il cuore!
Le verdure:
ricordate che tutto ciò che al palato risulta dolce, contiene zuccheri. Ad esempio, il finocchio o la carota se crudi non avranno zuccheri, se cotti sì; mentre tutto ciò che è amaro favorisce la digestione del fegato e l’abbassamento del colesterolo endogeno. Tra le verdure si ricordano in particolare:
i cetrioli: fatti per lo più di acqua, sono freschi e diuretici, contengono anche alcune vitamine del gruppo B e la vitamina C; favoriscono anche la sazietà perché sono da mordere (il cibo da mordere favorisce il senso di sazietà).
La cipolla: diuretica per eccellenza e antiinfiammatoria, pochi sanno però che, a crudo (ovvero non cotta, dove diventa dolce), favorisce molto il controllo dell’insulina e del diabete.
I condimenti:
tutto ciò che è a base di panna, latte e burro dovrà essere evitato. Saranno invece da favorire i condimenti “a crudo” come l’olio extravergine di oliva, il limone, la crema di semi di sesamo tahine in piccola misura o il cocco o l’avocado: tutti apportatori di grassi buoni e “dimagranti”.
Erbe aromatiche e spezie:
sia in inverno che in estate rappresentano un vero e proprio “trucco” per ottenere molti equilibri che stanno alla base del peso-forma, in particolare della digestione e del sistema ormonale. In estate sono da favorire erbe aromatiche e spezie ricche in minerali e fresche come:
il prezzemolo (ricchissimo in calcio e vitamina C), da aggiungere preferibilmente all’ultimo momento della cottura (per esempio in accompagnamento ai funghi o ai frutti di mare) o a crudo.
Il basilico (con proprietà blandamente antinfiammatorie, anticatarrali e digestive nella fitoterapia), abbastanza ricco in potassio e in polifenoli antiossidanti. Va benissimo sia fresco in foglioline che nel pesto con mandorle. Se il pesto sarà tipico alla genovese (con anche formaggio pecorino, grana, pinoli al posto delle mandorle, aglio) dovrà essere considerato come condimento già finito, ovvero senza altri tipi di proteine o grassi da aggiungere in quel pasto.
La menta: con ottime proprietà digestive soprattutto per lo stomaco e il reflusso acido. Può essere aggiunta ai primi piatti o anche alle verdure, e usata anche per infusi e acque aromatiche.
Il limone: l’unico agrume basico che favorisce l’estrazione di vitamine come l’acido folico e la vitamina C dagli alimenti a cui si accompagna (soprattutto le verdure fresche).
Il rosmarino: è un’erba aromatica che va bene sempre per le sue caratteristiche di stimolare la digestione soprattutto biliare ed epatica (di contrasto per esempio alla stipsi), ma in estate rappresenta un vero e proprio tonico non solo mentale, ma anche pressorio, contrastando infatti i cali pressori tipici della stagione calda (da non eccedere in chi soffre di ipertensione arteriosa).
La salvia: non si può definire proprio una spezia “fredda” per le sue caratteristiche di associarsi a uno stimolo ormonale, in particolare estrogenico. Ma qui la ricordo perché è ottima per favorire la digestione soprattutto gastrica (con azione lenitiva gastrica): si può usare nella cottura di verdure, nelle verdure stufate o anche, fritta (scopriremo che un fritto fatto bene può aiutare addirittura la digestione invece che appesantirla: dipende dal tipo di cottura e dal tipo di olio usato).
Zenzero e peperoncino: sono spezie particolarmente “calde” ma se in piccola dose e preferibilmente non associate a condimenti pesanti, vanno bene anche in estate per le loro azioni benefiche sul sistema digestivo, in particolare e rispettivamente, sullo svuotamento dello stomaco (e antinausea) e sull’azione biliare (e quindi di contrasto della stipsi).
L’origano: tra le fonti più ricche in natura di antiossidanti naturali.
Un’insalata per sopportare il caldo
Preferire di assumere un’insalatona chetogenica sia a pranzo che a cena per una settimana di seguito al mese, in estate, aiuterà a sopportare bene il caldo e a rimanere in forma.
L’insalatona chetogenica si compone associando:
proteine (da scegliere tra carne, uova, legumi, pesce, formaggio)
verdure (cotte o crude)
grassi (tra frutta secca e i semi oleosi, oppure olio extravergine di oliva, o avocado, cocco in scaglie, o tahine)
spezie a piacere
aceto di mele biologico e sale
Ricette estive
La consulenza 13.06.2023, 12:50