Il ministro degli affari esteri italiano Luigi di Maio, ha incontrato in territorio ticinese il consigliere federale Ignazio Cassis. Un incontro, ufficialmente voluto per rilanciare la cooperazione fra i due stati, dopo l'emergenza coronavirus.
I due Paesi hanno diversi dossiers aperti - ben prima della pandemia - e che "rappresentano una pietra di inciampo", come ha affermato il Presidente del governo ticinese Norman Gobbi in occasione dell'incontro italo svizzero. In particolare, in Ticino, si parla da tempo dell'accordo sula fiscalità dei frontalieri, negoziato nel 2015 (dovrebbe sostituire quello del 1974) ma mai siglato dai due Governi.
È l'occasione quindi per capire a che punto siamo dei dossiers più spinosi (anche a livello svizzero), per chiedersi che cosa funziona e che cosa non funziona nella relazione tra Svizzera e Italia.
Ne parliamo con:
Cristina Maderni, Presidente dell'associazione dei fiduciari e Granconsigliera PLR
Silvio Mignano, Ambasciatore italiano a Berna
Norman Gobbi, Presidente governo ticinese
Alessandro Alfieri, Senatore PD, commissione affari esteri
Alan Crameri, Responsabile redazione svizzera RSI
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