Con effetto retroattivo al 1 gennaio 2025 la Svizzera può nuovamente accedere ai programmi di ricerca dell’Unione europea – come Orizzonte Europa, Euratom o Digital Europe... questo almeno provvisoriamente e a due condizioni... La prima - più semplice - è che il Consigliere federale Guy Parmelin firmi questo specifico accordo entro novembre, la seconda è che il parlamento prima, e il popolo svizzero, poi, accettino l’intero accordo negoziale tra Svizzera e Unione europea...
La Svizzera dunque torna nella Champions League della ricerca... in questi anni, dalla sua esclusione al programma Horizon nel 2021 dopo la rottura dei colloqui per un Accordo quadro istituzionale con l’UE, si erano paragonati i ricercatori svizzeri a calciatori di primo piano impossibilitati ad accedere alle Coppe europee più prestigiose, costretti dunque nella sola Swiss League.
Oggi questa ri-associazione temporanea, accolta con favore dall’intero mondo accademico e della ricerca
Cosa significa per i ricercatori svizzeri quanto annunciato da Guy Parmelin? Quanto è importante poter lavorare fianco a fianco con i colleghi dell’Ue? C’è sufficiente sensibilità nella politica e nella popolazione per l’importanza di una piattaforma di ricerca internazionale nella quale la Svizzera giochi – come dicevamo – da titolare
Ne parliamo con:
Luciana Vaccaro, presidente Swissuniversities
Ambrogio Fasoli, vicerettore EPFL
Mauro Dell’Ambrogio, già Segretario di Stato per la formazione
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