Durante le prossime due legislature serviranno decine di milioni in più di quanto concesso attualmente, per passare dalla progettazione all’attuazione dei molti progetti in cantiere per la riorganizzazione dei comparti scolastici di Lugano, Mendrisio e Bellinzona. Un importante lavoro di progettazione, quello del DECS - il Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport – giunto al termine in questi mesi con la riorganizzazione del comprensorio del Luganese, che prevede in particolare la creazione di un terzo liceo ad Agno e la riorganizzazione della sede centrale di medie e liceo
“Necessitiamo nel piano finanziario per i prossimi anni una dotazione significativamente maggiorata rispetto ad ora: dal 2019 al 2027 abbiamo bisogno di diverse decine di milioni di franchi aggiuntivi, per concretizzare diversi progetti e per ristrutturare diversi stabili”, ha spiegato alla RSI il capo del DECS, Manuele Bertoli.
Manuele Bertoli
E alla domanda su come far passare, politicamente, investimenti così importanti in un periodo in cui lo Stato si è imposto di risparmiare, il consigliere di Stato risponde che “in parte i risparmi vengono fatti proprio per poi trovare spazio finanziario per successivi investimenti”. Inoltre, aggiunge Bertoli, oggi il denaro costa poco quindi “è il momento buono per investire”. Questi lavori, “sono necessari: l’alternativa sono scuole vecchie, che cadono a pezzi”.
E per chi - in Governo o in Parlamento - pensa che si possa prescindere da questi investimenti, il direttore del Decs precisa: “Il mio compito è insistere affinché la consapevolezza attorno alla necessità di fondi supplementari cresca e trovi una maggioranza; ma se non sarà possibile qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di avere palazzi scolastici inadeguati”. Toccherà ora alla politica fare le valutazione del caso, analizzando i singoli progetti
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