Il blackout che martedì mattina ha lasciato senza elettricità gran parte del Sottoceneri per 45 minuti non è stato provocato solo dall’errore umano avvenuto alla sottostazione di Magadino dove l'agire di un operaio ha messo fuori uso la linea ad alta tensione, facendo scattare tutta una serie di meccanismi di protezione. In casi del genere è infatti previsto che la fornitura di corrente continui attraverso le altre linee esistenti che sono state interconnesse, proprio per garantire la stabilità dell’intero sistema azzerando, praticamente, la durata delle interruzioni nella fornitura.
Subito dopo il guasto nel Sopraceneri, le aziende distributrici di Lugano, Mendrisio, Stabio e Chiasso, mancando la corrente in arrivo da nord, avrebbero dovuto continuare a riceverla grazie all’elettrodotto interrato Cagno-Mendrisio. È stato completato dall'AET nel 2008, prima che Swissgrid diventasse responsabile della gestione, della sicurezza e del potenziamento della linea ad altissima tensione elvetica e, dal 2013, proprietaria della rete di trasmissione. Invece non è stato così. Ciò che ha lasciato senza corrente circa 150'000 utenze con: disagi per i privati, problemi ai trasporti, conseguenze sulla sicurezza, blocco dei servizi e danni per le aziende.
La rete elettrica ticinese ad alta e altissima tensione: dove è avvenuto il guasto e dove si sono avute le conseguenze
Ma perché l’elettrodotto costruito per garantire al Ticino anche l’approvvigionamento da sud non ha svolto la sua funzione supplendo all’interruzione della fornitura sulla Magadino-Manno? Gli approfondimenti sono in corso anche su questo aspetto. La prima ricostruzione indica che il malfunzionamento è stato provocato dal sistema automatico di protezione di Swissgrid. È lui che scattando, hanno confermato alla RSI più fonti, ha impedito l'arrivo della corrente dall'Italia. Ciò che ha lasciato senza elettricità tutto il Sottoceneri (esclusi coloro che sono serviti dall'azienda di Massagno).
Ora, come spiega il direttore delle AIL Marco Bigatto, si dovrà stabilire come fare in modo che, in futuro, l’elettrodotto Cagno-Mendrisio assicuri alla rete ticinese la necessaria ridondanza. D'altronde, al fianco del commercio di corrente con la Lombardia, era lo scopo per il quale era stato realizzato.
Diem/Quot
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