Alcune operazioni chirurgiche dal dentista potrebbero essere eseguite con un bisturi molecolare. Uno strumento che per merito di un enzima scioglie le fibre di collagene del solco gengivale in maniera selettiva, ciò che consente di evitare i tagli.
Questa nanotecnologia, applicabile ad esempio nel riposizionamento dei denti, permetterebbe trattamenti indolori e con tempi di recupero ridotti, limitando l’uso dell’apparecchio a mesi e non a anni.
La tecnica è già stata sperimentata con successo sugli animali in Israele, come riferisce la rivista ACS Nano, e probabilmente le sue potenzialità potranno essere estese a ambiti non paradontali.
ANSA/YR