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Crediti Covid, 400 inchieste

Le procure cantonali indagano su presunte truffe che vanno dalle cifre d’affari falsate all’uso di fondi pubblici per acquisti personali

  • 31 agosto 2020, 10:20
  • 22 novembre, 18:38
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RG 12.30 del 31.08.20: la corrispondenza di Lucia Mottini

RSI Info 31.08.2020, 13:09

  • ©Tipress
Di: RTS/ludoC 

Oltre 400 procedure penali sono state aperte in Svizzera per uso improprio dei prestiti concessi alle aziende per far fronte all’epidemia di nuovo coronavirus. I dati sono stati raccolti dalla RTS.

Sono circa 136'000 le aziende che finora hanno fatto ricorso a tali prestiti garantiti dalla Confederazione, con circa 17 miliardi di franchi erogati dalle banche in tutto il paese.

Le frodi sulle quali le procure cantonali indagano spaziano dalle cifre d’affari falsate fino all’uso di fondi pubblici per acquisti personali. La maggior parte delle denunce sono arrivate da parte dell’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS), allertate dalle banche stesse.

In Ticino le sospette truffe sulle quali sono state aperte indagini sono una ventina.

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Una ventina di truffe legate al Covid19

Il Quotidiano 25.08.2020, 19:30

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