I crediti COVID-19 concessi dalle banche in Ticino sono attualmente 12'110 per un totale di 1,3 miliardi di franchi. Lo segnala un comunicato dell’Associazione Bancaria Ticinese. Dopo la forte crescita registrata tra marzo e aprile, la richiesta di finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese si è stabilizzata, precisa la nota. Il termine per l'inoltro delle richieste secondo il programma varato in marzo, ricordiamo, è scaduto lo scorso 31 luglio.
Nel dettaglio i crediti fino a 500'000 franchi, garantiti al 100% dalla Confederazione, sono 11’990 per un totale di 1'068,2 milioni, con una media di circa 89'000 franchi per impresa. Quelli superiori a 500'000 franchi sono 120 per un totale di 273,5 milioni (media di circa 2,3 milioni di franchi per impresa).
Metà dei crediti Covid già spesi
Il Quotidiano 10.08.2020, 21:30
I settori che hanno ricorso maggiormente a questi aiuti sono il commercio, l’edilizia, l’artigianato, il turismo e le attività amministrative. La stragrande maggioranza delle richieste proviene da imprese con meno di 10 dipendenti e i limiti concessi sono solo parzialmente utilizzati, segno che molti operatori hanno chiesto liquidità per costituire una riserva da utilizzare solo in caso di persistenza della crisi economica.
I dati aggiornati a livello svizzero, pubblicati dalla SECO, parlano di circa 136’00 crediti per un totale di 16,8 miliardi di franchi. Tenuto conto della quota sul prodotto interno lordo nazionale, il Ticino rimane il cantone con la più alta percentuale di crediti concessi in Svizzera (8,4%).
Crediti Covid per 1,3 miliardi
Il Quotidiano 19.08.2020, 19:30