Ottant’anni dopo l’introduzione del cioccolato bianco, ecco la versione in rosa. È il risultato della lavorazione di un particolare tipo di fava di cacao, chiamato Ruby e coltivato in Costa d’avorio, Ecuador e Brasile.
L’azienda responsabile di questa innovazione è la svizzera Barry Callebaut, uno dei maggiori produttori al mondo, che ha impiegato 13 anni di ricerche per raggiungere questo risultato. Verrà distribuito in tutto il mondo entro pochi mesi, e lo scopo dell’operazione di marketing è quello di intercettare soprattutto i cosiddetti “millennials”. I nati tra il 1980 e il 2000 sarebbero infatti particolarmente attratti non solo dai cibi buoni, ma anche da quelli belli da vedere in foto e facili da condividere sui social network.
Al di là degli aspetti edonistici, il responsabile del controllo qualità e capo dell’innovazione Peter Boon assicura che si tratta di un prodotto completamente naturale, senza aromi, coloranti o additivi, e che il sapore mescola «il gusto fruttato delle bacche a una morbida dolcezza».
ATS