E' un virus che non provoca disturbi agli animali ma che può essere fonte di non pochi problemi (gravi) per l'uomo. Si tratta dell'epatite E, riscontrata nei suini e trasmissibile alle persone mediante il consumo di prodotti a base di fegato crudo di maiale. Ha un periodo d'incubazione valutato in circa sei settimane e può provocare gravissime infezioni acute e (di rado) croniche.
Proprio in considerazione del suo elevato grado di pericolosità, il DSS ha inviato negli ultimi giorni ai macellai e ai salumieri ticinesi una nota informativa, chiedendo di attuare tutte le misure preventive per ridurre i rischi legati a questi cibi.
Dal canto suo, da tempo l'EOC segnala che si tratta di una malattia in passato conosciuta nelle nazioni in via di sviluppo ma anche in Messico e Medio Oriente, ma la cui diffusione è aumentata in maniera significativa su scala globale. Quanto sia temibile lo conferma il fatto che l'epatite E può creare problemi extraepatici, come complicazioni neurologiche. E' una malattia che, come rileva la piattaforma informativa hepatitis-schweiz, uccide 50'000 persone all'anno.
Quot/EnCa
Dal Quotidiano:
Allarme epatite E
Il Quotidiano 06.04.2017, 19:00