Il progetto Yamal per lo sfruttamento del gas dell’Artico, realizzato dal gruppo russo Novatek con la francese Total e la Cina, è stato inaugurato venerdì da Vladimir Putin. Nel porto di Sabetta, a -22°C (ma nella penisola si arriva anche a -50°C), il presidente ha tenuto a battesimo la partenza del primo carico di gas liquefatto sulla rompighiaccio Christophe de Margerie. Si tratta di una delle 15 metaniere che assicureranno il trasporto del combustibile verso Asia (54%) e Europa (46%).
Il progetto, avviato nel 2013, prevede la realizzazione, nelle condizioni climatiche e geologiche estreme della Siberia nordoccidentale, di un impianto da 27 miliardi di dollari. Dal 2019, una volta entrati in funzione i 200 pozzi d’estrazione e le tre linee, dovrebbe essere in grado di produrre 16,5 milioni di tonnellate di gas liquido all’anno.
Dal luogo di produzione ai consumatori attraverso i ghiacci dell'Artico
“Siamo confronti a enormi sfide per valorizzare l’Artico e la rotta nord-est” ha sottolineato Putin che mira a intensificare gli scambi attraverso il passaggio reso più facilmente praticabile dal riscaldamento climatico.
Il giacimento nei ghiacci
di Sandro Pauli 08.12.2017, 17:12
Diem/AFP