La situazione per il settore del turismo in Svizzera è sempre tesa ma a partire dal prossimo 8 giugno potrebbe esserci un allentamento delle restrizioni. È quanto emerso dall'incontro avuto oggi a Berna tra i rappresentanti del ramo e una delegazione del Consiglio federale composta da Simonetta Sommaruga, Alain Berset e Guy Parmelin, il secondo vertice dopo quello del 26 aprile. Il Governo si pronuncerà mercoledì sulle misure discusse.
In fin dei conti, tutte le persone interessate vogliono la stessa cosa: potersi godere una bella estate, ha detto la presidente della Confederazione al termine dell'incontro. Ci sono tuttavia ancora accorgimenti da adottare.
RG 12.30 del 24.05.2020 Il servizio di Luigi Frasa
RSI Info 24.05.2020, 12:50
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Il Consiglio federale, che si riunirà mercoledì prossimo, sembra aver inviato un chiaro segnale al comparto. "A partire dal prossimo 8 giugno si potrà fare molto", ha detto il presidente della Federazione svizzera del turismo e consigliere nazionale Nicolo Paganini (PPD/SG). La stessa impressione l'ha avuta anche Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse, che oggi aveva lanciato un grido di allarme per il settore della ristorazione, che anche dopo la riapertura sta lavorando in perdita.
L'auspicio è che a partire dall'8 giugno possano effettivamente aprire i campeggi (rimasti indietro rispetto ad alberghi, ostelli e capanne), gli impianti di risalita e anche la navigazione sui laghi. Ci si aspetta però, per la stagione estiva, anche allentamenti dei piani di protezione, che dissuadono una parte della clientela. A disorientare ulteriormente i turisti, secondo il settore, è anche lo slogan "stay home" (stai a casa), ancora in vigore dall'inizio dell'epidemia. L'Alleanza del turismo propone al Governo di modificarlo nella raccomandazione "Travel safely" (viaggia in sicurezza).