Una rondine non fa primavera, ma un buon inizio è comunque ben augurante. Il lungo fine settimana dell'Ascensione è stato per il Ticino all'insegna della ripresa innanzitutto turistica, con un afflusso da Oltralpe ritenuto ottimo nonostante i timori espressi alla vigilia.
E se per i pernottamenti alberghieri – come già riferito (vedi correlati) – si è assistito ad un'occupazione più che soddisfacente soprattutto per la regione del Locarnese e per i 4 e 5 stelle posizionati fuori dai centri, il clima favorevole ha fatto tornare il sorriso anche alla ristorazione, come conferma il presidente di Gastrosuisse Ticino Massimo Suter: “Nei centri tipicamente turistici siamo da abbastanza fino a molto soddisfatti del ponte festivo: la meteo ci ha aiutato e la frequenza è stata positiva. Diciamo che questi giorni positivi ci hanno fatto dimenticare la paure e i presagi negativi dell’apertura”.
Le limitazioni comunque ci sono e proprio secondo un sondaggio di Gastrosuisse a livello nazionale la prima settimana di apertura 9 esercizi su 10 hanno lavorato in perdita: “Le regole in effetti limitano parecchio il nostro lavoro, soprattutto a livello di numeri, in quanto con le distanze sociali abbiamo meno tavoli a disposizione, però – e lo abbiamo sempre detto – queste sono le regole da seguire e ne faremo buon uso, in maniera tale da poter continuare a esercitare il nostro lavoro.”
Infine di là dei turisti, anche la clientela locale sembra aver fatto la propria parte: “Il cliente ticinese ha risposto presente in maniera positiva, poi è chiaro che c’è sempre una titubanza iniziale, ma penso che con il passare dei giorni e delle settimane si potrà tornare alla quasi normalità il più presto possibile”.
La situazione della ristorazione in ticino
Telegiornale 24.05.2020, 22:00