Il Ticino, quest'anno, sta tenendo alta la svizzeritudine delle patatine rossocrociate più note: le Zweifel. Alcuni lo avranno notato, sulle confezioni delle chips del grande produttore elvetico è comparso un adesivo per indicare che -in via temporanea- le patate provengono dall'estero. Gli agricoltori d'Oltralpe, confrontati con una meteo non favorevole, non hanno potuto garantire la quantità necessaria per riempire i circa 80 milioni di pacchetti che ogni anno escono dalla fabbrica Pomy-Chips di Spreitenbach. Un problema che non si è però verificato nelle coltivazioni del sud delle Alpi dove le condizioni "del tempo" non hanno inciso sulla produzione.
Colpa della meteo
"L'anno scorso, come si ricorderà, è stato molto caldo ed è stato molto difficile per gli agricoltori - ha spiegato ai microfoni della RSI il responsabile di Zweifel, Pietro Realini -: le patate erano molto piccole e non siamo riusciti ad ottenere la quantità ordinata. Quest'anno invece", prosegue, "è stato freddo e molto umido". Escluso il 2006 ed il 2015, l'azienda ha utilizzato oltre il 95% di prodotto svizzero e nelle annate ottimali il 100%. L'anno scorso ha però dovuto importare il 15% delle patate necessarie da altri paesi europei. "La qualità è garantita", precisa Pietro Realini.
Chieste più patate al Ticino
Il Ticino fa la sua parte con sei produttori. Le patate nostrane al sud vengono raccolte un po' prima, ciò che le rende particolarmente pregiate. Anche per questo è stato richiesto loro di aumentare le superfici di coltivazione. Una richiesta che però non è possibile soddisfare in modo semplice.
A Zweifel ogni anno servono 22'000 tonnellate di tuberi. Già si sa che nel 2016 la disponibilità di prodotto nazionale non arriverà a tanto. I calcoli precisi si faranno a inizio dicembre, ma l'azienda prevede di doverne importare il 15% e, forse, più. Un fatto che spiace sia i contadini, sia al produttore di chips, tra i portabandiera della svizzeritudine.
CSI/sdr
Dal Quotidiano:
Zweifel senza patate svizzere
Il Quotidiano 23.11.2016, 19:00
CSI 18.00 del 23 novembre 2016 — Il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 23.11.2016, 18:12