Consumi

Il chilometro zero non è tutto

Il WWF mette in guardia: a essere determinante per l'ecosostenibilità è il metodo di produzione di frutta e verdura

  • 27 marzo 2017, 18:31
  • 23 novembre, 06:17
Prodotti buoni e svizzeri, ma pure ecostenibili?

Prodotti buoni e svizzeri, ma pure ecostenibili?

  • Keystone

Il consumatore che compra a chilometro zero, rivolgendosi ai produttori più vicini a lui, non sempre fa la cosa migliore da un punto di vista ecologico. A rilevarlo è il WWF Svizzera che, sulla base di un nuovo studio, spiega che a essere determinante è il metodo con i quali frutta e verdura sono prodotti. Per esempio, i pomodori coltivati in serra possono esser ecosostenibili, ma tutto dipende da come vengono riscaldate le coltivazioni.

Su commissione dell’organizzazione ambientale un gruppo di ricercatori del Politecnico federale di Zurigo ha calcolato l'impronta ecologica delle 25 specie di frutta e verdure più apprezzate dagli svizzeri. Il risultato è sorprendente: i prodotti di stagione e regionali non sempre son quelli più sostenibili, come sottolinea il responsabile della sezione consumi ed economia del WWF Damian Oettli al Radiogiornale RSI.

"Al giorno d'oggi è possibile coltivare frutta e verdura in modo ecologico praticamente sull'arco di tutto l'anno ad esempio in serre moderne e super efficienti dal punto di vista ambientale", sottolinea. Spesso però le serre "non vengono riscaldate con fonti di energia rinnovabili, ma con carburanti fossili, ciò che non è sicuramente ecosostenibile".

Locale non è sempre meglio

Da qui la conclusione non scontata dell’esperto: "Se già vogliamo mangiare pomodori nei mesi più freddi dell'anno meglio dunque acquistare quelli sicuramente molto più ecologici che maturano in Spagna". Perché? Perché, lo studio ha dimostrato che, nonostante i lunghi trasporti su strada, nuocciono all’ambiente molto meno di quelli coltivati in Svizzera.

Il ruolo di produttori e consumatori

Il rappresentante del WWF esorta i rivenditori ad indicare sull'etichetta i metodi di produzione. Ed ai consumatori a fare scelte oculate. Per esempio comprando frutta e verdura biologica che permettono di evitare gli eccessi più gravi. Anche perché nei negozi bio di qualità in Svizzera non si vendono prodotti coltivati in serre problematiche dal punto di vista ambientali oppure importati per via aerea.

Diem/RG


02:11

RG 18.30 del 27.03.17: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi

RSI Info 27.03.2017, 18:45

Correlati

Ti potrebbe interessare