impronta verde
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L’impronta ecologica

La votazione popolare del 25 settembre sull’economia verde

  • 6.9.2016
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  • POLITICA

L’impronta ecologica: un concetto che sta alla base dell’iniziativa popolare lanciata dai verdi svizzeri e sulla quale si andrà a votare il prossimo 25 settembre. Detto altrimenti: sulla base del consumo di risorse naturali, si indicata la superficie che si renderebbe necessaria per produrre tali risorse in modo rinnovabile. L’applicazione di tale parametro mostra che, se il consumo di risorse nel mondo corrispondesse a quello della popolazione svizzera, si renderebbero necessarie risorse equivalenti a quelle di 3 pianeti Terra.

Depositata nel dicembre del 2012 con più di 112’000 firme valide, l’iniziativa Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde) vuole dare una decisa svolta alle abitudini di consumo personali e collettive.

Si prevedono interventi delle autorità pubbliche affinché le risorse naturali e le materie prime vengano utilizzate in modo efficiente e parsimonioso e con il minor impatto ambientale possibile. Concretamente l’iniziativa chiede che i consumi di risorse in Svizzera, entro il 2050, non oltrepassino le naturali capacità del pianeta. Un “sì” popolare all’iniziativa imporrebbe così alla Confederazione la definizione di obiettivi a medio e lungo termine.

Il Consiglio federale e le Camere invitano gli elettori a respingere l'iniziativa poiché ritenuta eccessiva e troppo vincolante. In particolare il Governo evoca costi aggiuntivi per le aziende, mutamenti radicali per le abitudini dei consumatori, oneri elevati a carico della sfera pubblica e ripercussioni negative per la crescita e la competitività del paese. Esecutivo e legislativo ritengono infine che soltanto un'azione concertata della comunità internazionale possa dare risultati positivi nella gestione delle risorse.

A Modem ne discutono:

Martin Candinas, Cons. naz. PPD, GR;

Michela Delcò Petralli, I verdi, TI.

In registrato gli interventi di:

Bruno Oberle, professore di economia verde all’EPFL e già direttore dell’ufficio federale per l’ambiente;

Beat Huber, presidente dell’associazione svizzera per le tecnologie ambientali.Replica su Rete Due alle 19.30

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