Il sale marino è contaminato dalle microplastiche che sono ormai ovunque nei mari e negli oceani. A rivelarlo sono alcuni studi scientifici condotti dalle università di New York a Fredonia e del Minnesota, anticipati lunedì dal quotidiano inglese The Guardian.
I ricercatori hanno analizzato 12 tipi di sale e hanno stimato che un americano ingerisce in media 660 particelle di plastica ogni anno. Questo materiale è "onnipresente nell'aria, nell'acqua, nei pesci che mangiamo, nella birra che beviamo. È ovunque", ha detto Sherri Mason, a capo della ricerca.
Si suppone che i principali responsabili di questo tipo di inquinamento siano le microfibre sintetiche e le confezioni usa e getta, come le bottiglie di plastica.
Uno studio realizzato nei mesi scorsi da scienziati inglesi, francesi e malesi su 17 tipi di sale di otto Paesi del mondo, dall'Australia all'Iran, dal Giappone al Portogallo, ha concluso che tutti i condimenti erano contaminati. La situazione non è migliore in Cina, dove già nel 2015 furono trovate microplastiche in 15 marchi di sale venduti nei supermercati.
ANSA/eb