Sono ancora adolescenti, ma Melati ed Isabel Wijsen sono per Forbes tra le donne più potenti d’Indonesia, giovani ispiratrici per la loro campagna contro l’uso dei sacchetti di plastica.
“Bye bye plastic bags” è il nome della campagna nata sull’isola di Bali quattro anni fa, che sta facendo il giro del mondo. Con una serie di iniziative, con entusiasmo e perseveranza sono riuscite a convincere le autorità locali a mettere definitivamente al bando i sacchetti di plastica entro il 2018. L’isola dell’arcipelago indonesiano si sta trasformando in un’isola di spazzatura. L’Indonesia è il secondo più grande utilizzatore di sacchetti di plastica al mondo dopo la Cina, con circa 9,8 miliardi di borsette impiegate nel paese ogni anno. Solo il 5% viene riciclato. La maggior parte dei sacchetti finisce negli oceani, il resto viene abbandonato o bruciato, rilasciando diossine nocive nell’ atmosfera. La principale minaccia per gli oceani è rappresentata proprio dai rifiuti di plastica, che si degradano lentamente.
Il problema ha raggiunto anche i mari più remoti, come l’Artico. Non a caso, per la prima volta quest'anno, a New York dal 5 al 9 giugno è stata indetta la prima Conferenza sugli oceani , oceani dove ogni anno finiscono 8 milioni di tonnellate di plastica con relativa assuefazione dei pesci e catena alimentare conseguentemente compromessa. Poi, come ogni anno in giugno - quest'anno l'8 giugno - in una giornata dedicata agli oceani, l’ONU invita a prendersi cura delle acque per assicurare salute e sicurezza alle future generazioni, ricordando che gli ecosistemi oceanici producono ricchezza per 3 miliardi di dollari all’anno, pari al 5% del PIL mondiale. Un invito che è diventata una missione per Isabel e Melati.
Loretta Dalpozzo