Ticino e Grigioni

I "muli" del cielo ticinese

Il settore degli elicotteri è in forte crescita ma non mancano gli attriti per il continuo passaggio in certe zone - C’è chi vorrebbe nuove regole, ma la competenza è solo federale

  • 15 settembre 2023, 13:14
  • 9 giugno, 13:08
1:25:38

Il cielo sopra il Ticino e la guerra degli elicotteri - Cani da macerie

Falò 14.09.2023, 21:10

Di: Paolo Bertossa/Falò 

Oltre 200mila rotazioni l’anno, per complessive 8mila ore di volo: trasporti, voli turistici, cantieri e quant’altro, anche nella Svizzera italiana, l’elicottero è una presenza costante nei nostri cieli. D’altra parte, questi cosiddetti muli del cielo sono ormai diventati dei mezzi irrinunciabili e paradossalmente anche molto economici.

“L’elicottero, a prezzo orario, costa quanto una grande gru – spiega ai microfoni di Falò Rolf Marending, di Eliticino Tarmac – solo che la gru, prima di essere operativa, impiega almeno un’ora, noi in 10 minuti facciamo tutto il lavoro. Quindi, va da sé che il nostro prezzo è più concorrenziale.”

Tra Ticino e Moesano, le compagnie di elitrasporto sono 4, dispongono, complessivamente, di una quindicina di velivoli e danno lavoro a un centinaio di persone. Si tratta di un settore in piena evoluzione che in un territorio diffuso e non sempre ben collegato dalle strade, risolve innumerevoli problemi. Ne sa qualcosa Marco Derighetti di Acquarossa. “In appena due mattinate, grazie all’elicottero, ho montato la mia nuova casa prefabbricata. Visto che il mio terreno è in una zona discosta, sarebbe stato quasi impossibile servirsi di altri mezzi”, spiega.

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Il settore degli elicotteri in Ticino

  • RSI/Falò

Non tutti sono felici

Non tutti, però, sono entusiasti fautori dell’elicottero. C’è chi come Gianni Pompeo, di Arbedo Castione si dice molto infastidito dal continuo passaggio dei velivoli: “Io ho l’ufficio qui a casa. Ci sono dei giorni in cui non riesco a lavorare tanto il rumore è forte. Vibrano i vetri. E questo è dovuto, ne sono quasi sicuro, al non rispetto delle altezze da parte dei piloti”.

La zona è all’incrocio tra la Mesolcina e la Riviera. Da qui transitano, quasi obbligatoriamente, gli elicotteri che fanno capo alle basi di San Vittore, Lodrino e Ambrì. Quanto al rispetto di traiettorie e altezze replica Rolf Marending (Eliticino Tarmac): “Nessun pilota si diverte a sorvolare a bassa le case. Le altezze prescritte sono di 150 metri fuori dall’abitato e di 300 sopra l’abitato. Forzatamente, se il velivolo carica ai bordi della zona residenziale, deve potersi abbassare gradatamente e questo può creare dei disturbi.”

Insomma, se non si può parlare di un vero e proprio movimento anti-elicotteri, qualche malumore si da largo. Anche molti comuni, specialmente quelli turistici, come nel Locarnese, invitato, regolarmente, compagnie, imprese e privati a ricorrere con una certa parsimonia all’uso degli elicotteri e a rispettare certi orari.

“Noi come comune turistico - ci dice Fausto Fornera, vicesindaco di Losone – cerchiamo di tenere sotto controllo la situazione e invitiamo tutti a rispettare le regole. Va però detto che in questo campo i nostri margini di intervento sono minimi. Per esempio, in caso di voli di trasporto sulla zona residenziale, abbiamo la competenza di rilasciare un'autorizzazione. Tuttavia, in caso di disaccordo, l'ultima parola spetta all'Ufficio federale dell'aviazione civile.”

Competenza solo federale

Infatti, la competenza per il volo civile è esclusivamente federale. Nel 1987, il Ticino si era dato un regolamento che nel frattempo, però, è stato superato dall’ordinanza federale del 2014. Questo ha concorso, in questi anni, a creare una certa ambiguità. Proprio per cercare di fare chiarezza o dopo ripetuti interventi parlamentari, il governo cantonale, la scorsa primavera, ha trasmesso un messaggio al Legislativo con lo scopo di varare una nuova legge cantonale d’applicazione alle norme federali, abrogando, di fatto, il decreto cantonale del 1987. Ma per i comuni cosa significherà`? “Per il Cantone l'obiettivo che è indicato nel messaggio è quello di disciplinare e chiarire meglio rispetto all'oggi, le competenze relative a quei pochi compiti che il diritto federale lascia ai Cantoni”, dice ancora Fausto Fornera a Falò.

“Per quanto riguarda invece il piano comunale, rispetto alla situazione attuale, la nuova legge cantonale sulla navigazione aerea, qualora dovesse essere approvata dal Parlamento, non cambierebbe nulla. Le competenze che ha, residue, che ha il Comune rimarrebbero le stesse”.

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