Stephen Pimbley è un architetto inglese, di fama mondiale, con uffici a Singapore, Shanghai, Pechino, Kuala Lumpur e Londra, dove ha lavorato anche con Richard Rogers.
Pluripremiato, attivo per decennni in Europa e in Medio Oriente, Pimbley è ora basato in Asia, dove sta lasciando la sua impronta: la riqualificazione urbana di Clarke Quay, un quartiere di Singapore, il terminal internazionale del porto di Shanghai, Raffles City di Pechino sono solo alcuni esempi di come ha trasformato città asiatiche importanti.
Pimbley dice di essere in un momento della carriera, in cui gli insegnamenti del passato acquistano forma e profondo significato, per questo si concentra su edifici che riflettono le sue preoccupazioni e che offrono soluzioni a problemi reali ed urgenti con cui molte città del mondo si trovano confrontate: come l’invecchiamento della popolazione, la scarsità alimentare, ma anche la plastica negli oceani o lo sfruttamento delle foreste per l’olio di palma.
Materiali semplici, edifici energeticamente efficienti e sostenibili, sistemi di produzione di energia provenienti dai rifiuti e da pannelli fotovoltaici, ma soprattutto la volontà di trasmettere un forte messaggio sociale. Alcuni dei suoi progetti piu’ innovativi sono ancora su carta, ma hanno già suscitato interesse e dibattito sulle potenzialità create dall’unione di mondi separati, per vivere meglio nelle città del futuro.
Loretta Dalpozzo