Amazon sta usando un dispositivo che monitora l'attività dei collaboratori: se questi non soddisfano i criteri prestabiliti dal gigante della vendita online, rischiano di perdere il lavoro.
Non è chiaro quali siano precisamente tali criteri, ma sembrerebbe che il dispositivo si basi sul numero di pacchi scansionati da ogni collaboratore e il tempo passato a non lavorare (pausa caffè, pausa WC, ecc.). In caso di "sgarro", viene automaticamente inviato un avvertimento per iscritto e, raggiunta quota sei, parte - sempre automaticamente e senza alcun intervento di un superiore gerarchico umano - la lettera di licenziamento.
L'automatizzazione della procedura sarebbe già costata il posto di lavoro a centinaia dei 2'500 dipendenti impiegati in un deposito di Amazon a Baltimora (USA).
mrj