Dal 2016 i prezzi dei trasporti pubblici non erano più aumentati in Ticino e l'annuncio di un rincaro era dunque nell'aria, ma a sorprendere sono le proporzioni. Dopo l'incremento attorno al 4% annunciato lo scorso aprile a livello nazionale, la Comunità tariffale Arcobaleno martedì ha presentato le nuove tariffe che da dicembre porteranno un +8% circa rispetto a quanto in vigore attualmente.
"Un rincaro inevitabile"
Secondo Roberta Cattaneo, presidente della commissione della gestione della Comunità tariffale Arcobaleno, un "adeguamento era necessario" a fronte della "più bassa tariffa a livello nazionale". C'è poi da considerare che dal 2020 c'è stato un forte potenziamento dell'offerta e nell'ultimo anno anche una spesa maggiore per quel che riguarda carburante e pneumatici, nonché, come sottolinea Alex Malinverno, responsabile del mercato sud di AutoPostale, una crescita della massa salariale del personale per l'inflazione.
Il trasporto pubblico in Ticino costa circa 340 milioni di franchi all'anno: gli utenti contribuiscono con biglietti e abbonamenti a pagare circa 100 milioni, altri 100 li mette la Confederazione, mentre Cantone e Comuni annualmente spendono 140 milioni all'anno e stavolta non sono stati chiamati alla cassa. Per Martino Colombo, direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, "non sono pensabili aumenti a carico dello Stato". La crescita dell'offerta ha infatti causato un aumento dei costi anche del 50% e ora "anche gli utenti sono chiamati a fare la loro parte".
Aumentano i prezzi del trasporto pubblico
Il Quotidiano 06.06.2023, 19:00
Un aumento controproducente?
Il trasporto pubblico nell'ultimo anno e mezzo sta registrando ottimi risultati: per Autopostale si parla per esempio di un +20% nei primi mesi del 2023. Secondo Fabio Canevascini, dell'Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici (ASTUTI), "un rincaro di questa importanza è esagerato e rischia di essere controproducente".
L'Associazione traffico e ambiente (ATA) stima una spesa di 15-20 franchi al mese in più per ogni utente. Una fattura non incredibilmente più alta, ma che di certo non funge da incentivo all'uso del trasporto pubblico. "Qualcosa era previsto, ma così mi sembra tanto", sostiene Bruno Storni.
Per Roberta Cattaneo tuttavia "ci sono altri fattori che entrano in gioco, come il traffico e tutto quello che offriamo come trasporto pubblico. Pagare meno di 200 franchi al mese per andare in tutto il Ticino con i trasporti pubblici direi che è ancora molto conveniente".