Cultura e spettacoli

DSK, film con 'autocensura'

Il produttore francese Maraval denuncia "pressioni" sul nuovo lavoro di Abel Ferrara

  • 12 maggio 2014, 16:24
  • 4 settembre 2023, 13:26
Abel Ferrara a Venezia nel 2011 (keystone)

Abel Ferrara presto fuori col suo nuovo film sullo scandalo DSK

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“Non sono un appassionato della teoria del complotto, ma i fatti parlano chiaro e illustrano le relazioni incestuose che persistono tra élite, politici e media”. Il produttore Vincent Maraval denuncia “pressioni” e “censure” in Francia per il film ”Welcome to New York” di Abel Ferrara, in uscita online il 17 maggio, che racconta lo scandalo sessuale che ha coinvolto Dominique Strauss-Kahn, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, accusato di stupro da una cameriera dell'hotel Sofitel di New York.

“Si pratica l'autocensura. È pietoso”, ha osservato in un'intervista al Journal du Dimanche. Il produttore rivela che due partner hanno chiesto di ritirare il loro logo dalla locandina e che il proprietario del circuito di sale Ugc starebbe tentando di impedire l'uscita del film in Belgio.

“Il film è americano, finanziato dagli Stati Uniti. Nessun canale televisivo francese ha voluto partecipare”, ha osservato, precisando che l’opera è costata 3 milioni di euro e che Gerard Depardieu, nel ruolo principale di DSK, ha ricevuto un cachet di 100’000 euro, “un decimo di quello normale”.

ANSA/Red.MM

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