Il coraggio di raccontare storie di vita vera, spesso dal punto di vista degli emarginati, con una regia potente e mostrando le emozioni senza cadere nel patetismo sono le caratteristiche vincenti del cinema di Jacques Audiard.
Dheepan lo conferma iscrivendosi nella cerchia dei papabili per il Palmares che verrà svelato domenica. Al centro del film sono le vicende di una donna, una bambina e un uomo tamil dello Sri Lanka che si incontrano nella fuga dalla guerra civile verso un paese che offra loro una vita migliore.
Di necessità virtù: i tre si fingono una famiglia e si ritrovano a vivere insieme nella banlieue parigina: lui portinaio (Jesuthasan Aantonythasan è il Dheepan del titolo), lei badante, la ragazzina a scuola. Ma homo hominis lupus ovunque e anche lì si trovano presto in mezzo alle rivalità delle bande del quartiere. Si entra improvvisamente nel cinema di genere e Dheepan mostrerà alle gang da che parte sorge il sole.
Una storia come tante altre che trova la sua forza nella verità delle situazioni raccontate, nel coraggio di mostrare una non madre che non vuole occuparsi di quella che non è sua figlia, o una non coppia che alla fine si ama e si protegge davvero.
Francesca Felletti
RG 24.00 del 24 maggio 2015 Il servizio di Marco Zucchi
RSI Info 25.05.2015, 00:02
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