Moretti e Carol i preferiti

Arrivati quasi alla metà di questa 68esima edizione del Festival di Cannes, si fanno sentire i primi timidi pronostici. Sinora la Francia padrona di casa indica sul suo daily "Le film français" Mia madre di Nanni Moretti come la Palma d’oro (ben sette le simboliche palmette assegnate), mentre le stelline della critica internazionale di "Screen" votano Carol di Todd Haynes (media 3,5).

Due titoli spessi che nella loro diversità la meriterebbero. Da una parte c’è il cuore di Moretti che attraverso questo film elabora la reale morte di sua madre e la racconta al pubblico, senza patetismi o luoghi comuni. E come sempre racconta se stesso, le sue manie e paure. Dall’altra la freddezza cerebrale di Todd Haynes che ricrea ambienti, oggetti, atmosfera, abbigliamento della New York primi anni ’50 per raccontare una grande storia d’amore fra due donne che viene soffocata dal benpensantismo di quegli anni. Il lavoro di astrazione e di mimesi arriva a trasformare fisicamente le protagoniste: Cate Blanchett con le onde dei capelli perfettamente disegnate e Rooney Mara con frangetta e sguardo sbarazzino sembrano novelle Lauren Bacall e Audrey Hepburn. Cuore e mente, presente e passato, vedremo chi vincerà la sfida.

Francesca Felletti

A giudicare i film sarà la giuria di nove membri guidata dai fratelli Coen. Con loro l'attrice spagnola Rossy De Palma, il regista messicano Guillermo Del Toro, il regista canadese Xavier Dolan, l'attore statunitense Jake Gyllenhaal, l'attrice francese Sophie Marceau, l'attrice inglese Sienna Miller, la musicista maliana Rokia Traoré.

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