Signore d’età veneranda e peso massiccio ballano nude in una luccicante coreografia da night club per l’inaugurazione dell’esposizione di una galleria d’arte. La pelle rugosa e la morbida ciccia abbondante si mostrano felicemente in un balletto inquietante che parla di morte e perversione.
Sono le prime creature notturne della sequenza di apertura di Nocturnal Animals dello stilista Tom Ford che con A Single Man aveva già conquistato il Lido sette anni fa.
Amy Adams elegante gallerista per Tom Ford
Nocturnal Animals è anche il titolo del libro che la gallerista protagonista (
Amy Adams) riceve a sorpresa in ufficio: glielo dedica il suo ex marito che la aveva soprannominata con questo epiteto a causa dell’insonnia che la aflligge. Da qui, da un presente non felice per la donna che non è più soddisfatta né del suo lavoro (giudica spazzatura l’arte che espone), né del matrimonio (il secondo marito ha problemi di lavoro e la trascura fino a tradirla) inizia un viaggio attraverso altre due dimensioni: quella letteraria del drammatico romanzo (qui il protagonista è
Jake Gyllenhaal) dell’ex e quella temporale del passato in cui si ripercorrono le fasi del loro amore.
Una scena texana del film di Ford
Una costruzione (forse troppo?) complessa (il film è tratto dal libro Tony e Susan di Austin Wright) che riesce comunque a incrociare con successo tre piani narrativi legati dalla voglia di ritrovare l’amore. Quello del protagonista delle pagine scritte verso moglie e figlia stuprate e uccise da tre ragazzi (altri, questa volta orrendi, nocturnal animals), e il desiderio che cresce nella gallerista di ricongiungersi con l’uomo meraviglioso che aveva accanto e che, fino all’ultimo, le ricordava che lei lo amava e che avrebbe dovuto mettersi in gioco e non rinunciare a quell’amore.
Ford, elegante e stiloso come sempre nelle sue creazioni, dopo la commovente storia di A Single Man, stupisce per la capacità di unire thrilling e un romanticismo senza retorica.
Francesca Felletti