Una restauratrice assunta a tempo parziale si occuperà a breve di "fare il monitoraggio dei reperti conservati nei nostri depositi, con priorità ai metalli". Lo ha rivelato Simonetta Biaggio Simona, ospite delle Cronache della Svizzera italiana. L'Ufficio dei beni culturali del canton Ticino, da lei diretto, ha dunque dato seguito alle indicazioni del Gran Consiglio. Diversi atti parlamentari avevano segnalato di recente il cattivo stato di conservazione in particolare degli oggetti in ferro.
In passato gli incaricati erano sempre stati "a termine", mentre la nuova assunzione apre a una prospettiva più duratura. "Bisogna anche pensare", ha aggiunto Biaggio Simona, "alla notevole quantità che proviene ogni anno dagli scavi e che va pulita e conservata". Per lavori specialistici bisognerà continuare a far capo a laboratori esterni.
"Costruire sul costruito", con di riflesso la difesa delle vestigia del passato, è il tema della 27ma edizione delle Giornate europee del patrimonio, che si celebrano proprio questo fine settimana. Su questo fronte la situazione in Ticino è "vivace", ha detto la capoufficio durante le Cronache della Svizzera italiana di sabato, perché "c'è un buon livello di restauro sia di edifici religiosi che di proprietà di privati o di comuni", malgrado "una situazione non sempre facile finanziariamente per la raccolta fondi". Crescono sia "l'attenzione dei comuni per la tutela di beni culturali a livello locale" che la "partecipazione dei cittadini".
Il COVID-19 ha avuto un impatto anche in questo ambito: "C'è stato un periodo in cui si è fermato tutto, anche i cantieri di restauro", ha spiegato Biaggio Simona, ma "adesso si è riaperto, le cose stanno andando avanti quasi normalmente, ma bisogna continuare a garantire la sicurezza di chi opera e le visite guidate si fanno in piccoli gruppi".