“Nonostante i forti interventi moderni sull’area, abbiamo ritrovato dei resti archeologici ben conservati di almeno due epoche differenti: età medievale ed età romana”. Lo riferisce Gabriele Giozza, archeologo della Società ARIA che sta eseguendo gli scavi alla stazione FFS di Muralto, dove sorgerà il nuovo sottopassaggio.
La scoperta non è casuale, il Vicus romano è noto ormai da almeno 100 anni e nell’ambito del progetto per la realizzazione della prima tappa del nodo intermodale, il Servizio archeologia dell’Ufficio dei beni culturali si è coordinato con le FFS per poter studiare il sito storico.
Le ricerche continueranno di pari passo con i lavori di costruzione del sottopassaggio che congiungerà l'area della stazione con il lungolago. I reperti più piccoli come vasi da cucina o anfore saranno catalogati e trasferiti mentre le strutture murarie, dopo essere state documentate, verranno invece smantellate.