Cultura e spettacoli

Polpettone forestale

Gus Van Sant delude e becca i buu dei giornalisti

  • 17 maggio 2015, 00:32
  • 14 settembre 2023, 09:56
Matthew Mc Conaughey e Ken Watanabe nel film

Matthew Mc Conaughey e Ken Watanabe nel film

  • Ascot Elite

Sea of Trees aveva tutte le carte in regola per aspirare alla Palma d’oro. La regia di Gus Van Sant che con la sua capacità di muovere la macchina da presa nello spazio e nel cuore dei suoi personaggi pedinandoli senza mai essere ridondante, l’aveva già vinta nel 2003 con Elephant. Gli attori come il rivalutato dall’Oscar dello scorso anno Matthew McConaughey e la sempre brava Naomi Watts. E soprattutto una trama sulla carta affascinante: il girovagare di un uomo in crisi per la morte della moglie nella Foresta dei suicidi (Aokigahara) giapponese dove trova una guida spirituale (Ken Watanabe).

Ma tutto si risolve in un susseguirsi di situazioni che si ripetono, dettagli troppo sottolineati per essere sicuri che il pubblico capisca, musiche insistite per sottolineare le emozioni. Insomma troppo per riuscire ad entrare in empatia con i rimpianti di un uomo che capisce di non aver saputo amare la sua compagna di vita quando ormai è troppo tardi. E dal promettente melodramma si sconfina nel polpettone. Doppia proiezione stampa con buu assordanti: i primi così convinti in questa edizione.

Francesca Felletti

Il diario da Cannes

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