Il Centro Giacometti che avrebbe dovuto aprire i battenti in Bregaglia il 15 gennaio 2016, in coincidenza con il 50esimo anniversario dalla sepoltura di Alberto Giacometti, non ha mai visto la luce a causa di vari motivi di carattere organizzativo e finanziario. Ma il progetto non è tramontato. La Fondazione presieduta da Marco Giacometti ha deciso di fare un ulteriore tentativo per concretizzare l'idea cullata da oltre un decennio, presentando un nuovo masterplan, più realistico e funzionale.
L'atelier di Alberto Giacometti a Stampa
Per realizzare la sede del complesso museale pensato per rendere omaggio alle personalità che hanno fatto conoscere il nome della Bregaglia nel mondo sono stati individuati sei edifici inutilizzati nel nucleo di Stampa che saranno trasformati internamente. Per ciascuno, ha spiegato alla RSI Marco Giacometti, sono già stati definiti lo scopo preciso e i contenuti da esporvi.
Alberto Giacometti nel suo atelier a Stampa - 30.10.1963 (di Sergio Genni)
RSI Info 23.12.2016, 12:56
L'investimento per concretizzare iniziativa che dovrebbe anche dare un nuovo slancio all'accoglienza in valle sfruttando la rinomanza di Alberto, Giovanni, Diego, Bruno, Augusto e Zaccaria Giacometti è preventivato a circa 3 milioni di franchi. Nell'importo sono previsti l'acquisto e la trasformazione degli edifici che, tra le altre cose, ospiteranno una sala cinema-conferenze e spazi espositivi pensati per accogliere mostre interattive. Si è invece rinunciato a prevedere una sala per l'esposizione di opere originali. Ciò che permetterà anche il contenimento dei costi di gestione.
La Fondazione chiederà al comune e alla popolazione della Bregaglia di confermare il sostegno all'iniziativa espresso a suo tempo stanziando all'incirca 800'000 franchi. Gli altri finanziamenti sono previsti dalla Confederazione, dal cantone e sostenitori privati.