E’ arrivata la conferma della proprietà del quadro di Chagall ritrovato a Monaco lo scorso novembre, nell’appartamento di un ottantenne, figlio di un mercante d’arte nazista. Era stato rubato a una famiglia ebrea tedesca di Riga.
Il quotidiano tedesco Bild ha ripercorso la storia di questa “Scena allegorica” che sarebbe stata di proprietà della famiglia Blumstein la cui casa, e tutte le preziose opere d’arte, erano state sequestrate dalla Gestapo nel 1941 durante l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica. Sempre secondo il tabloid, Savely Blumstein, era sfuggito ai nazisti riparando negli Stati Uniti, e nel 1957 aveva richiesto il risarcimento del quadro così come per tutte le altre opere che appartenevano alla sua famiglia .
Nel 1981 Blumstein ha ricevuto 25'000 marchi dal governo tedesco. Il Bild però, citando stime di esperti, afferma che l’opera di Chagall è valutata a oltre un milione di euro. Il quotidiano ha quindi rintracciato i due figli di Blumstein, che è morto nel 2009, e li ha informati del ritrovamento. Neil, 57 anni, e Philip 53 anni, hanno detto “Il nostro padre parlava spesso del quadro di Chagall e delle altre opere d’arte che gli erano state rubate dai nazisti. Siamo felici che il Bild ci abbia rintracciato”.
Il padre dell’ottantenne Cornelius Gurlitt, nella cui casa sono stati ritrovati circa 1400 pezzi d’arte, durante una perquisizione del febbraio 2012, affermava di aver ricevuto in dono questa opera nel 1943. Hildebrand Gurlitt era un collezionista e mercante d'arte che collaborava con i nazisti , e contrabbandava all’estero pezzi qualificate come “arte degenerata”, ovvero in contrasto con l’arte ufficiale nazista, o rubata agli ebrei. Aveva anche acquistato opere appartenenti ad ebrei all'estero per sé o per conto del regime di Hitler.
AFP/SC