Ecco i distributori meno cari della Svizzera

Stazione di servizio Ruedi Rüssel, Balsthal (SO): 1,57 franchi. In nessun altro posto in Svizzera nel 2024 il litro di benzina senza piombo era così a buon mercato in media. Il prezzo era più basso solo nella zona franca di Samnaun, nei Grigioni, dove costava 1,35 franchi al litro. L’estremo opposto della classifica si trovava in Ticino, con l’area di servizio autostradale di Coldrerio, dove la benzina costava 2,36 franchi al litro in media, come mostra un’analisi di SRF.

La Svizzera è un Paese di benzinai, con oltre 3’500 distributori. Si trova di tutto, dalla compagnia petrolifera azera alle grandi stazioni di servizio con ampi negozi, fino alle pompe annesse alle abitazioni. I prezzi sono vari quanto i distributori stessi. Variano notevolmente a livello regionale e in tutta la Svizzera. Per la prima volta, i dati del radar dei prezzi della benzina del TCS del 2024 offrono una panoramica nazionale.

I cantoni di confine sono particolarmente degni di nota, dove il prezzo del carburante è influenzato anche da quello oltre frontiera. In Germania, il prezzo tende a essere leggermente più basso, mentre in Francia e Austria è in media molto più basso. Così, Giura, Basilea Campagna e Soletta sono tra i cantoni più economici. La differenza di prezzo può essere interessante per i frontalieri: per anni, ad esempio, le stazioni di servizio ticinesi hanno beneficiato degli alti prezzi in Italia. Tuttavia, da quando lo Stato italiano ha ridotto le tasse sul carburante a causa della crisi energetica del 2022, gli anni d’oro per i benzinai ticinesi sono finiti.

Non c’è un’unica ragione per cui il litro di benzina sia più caro proprio nel canton Uri. I fattori che influenzano il prezzo includono il numero limitato di stazioni di servizio, con solo 19 pompe, l’autostrada del Gottardo e la strada del passo, nonché la distanza relativamente grande dalla raffineria nel Canton Neuchâtel, dall’oleodotto di Ginevra e dal porto sul Reno di Basilea, cioè da dove arriva il carburante in Svizzera.

Interessante è anche il caso canton Zugo, dove i prezzi tra le diverse stazioni di servizio differiscono a malapena. La differenza tra il prezzo medio più basso e quello più alto è di soli cinque centesimi. La media svizzera è di 30 centesimi. “Questa si chiama collusione tacita”, afferma Stefan Legge dell’Università di San Gallo. “Le stazioni di servizio non devono nemmeno accordarsi attivamente”, dice. È sufficiente che i gestori delle stazioni di servizio adeguino i prezzi agli altri. “E finché nessuno lo abbassa, i prezzi si muovono insieme”.

Confrontando i marchi delle stazioni di servizio tra loro, si nota che le grandi catene tendono ad essere più costose. Con 1,85 franchi, Shell ha in media il prezzo più alto nel 2024. Ma anche Eni, BP, Socar e Tamoil facevano pagare più di 1,80 franchi. Fornitori come Avia, Agrola, Coop e Migrol si trovano nella fascia media.

Le aziende sostengono di offrire un valore aggiunto ai clienti con i loro negozi nelle stazioni di servizio e le loro offerte. Migrol scrive che la sua politica dei prezzi è fortemente influenzata da sconti e coupon, con il prezzo effettivamente offerto spesso più basso di quello esposto. Avia scrive che i suoi rivenditori fissano i prezzi in base alle condizioni del mercato locale. A livello nazionale, le stazioni di servizio di Ruedi Rüssel, assenti a sud delle Alpi, sono leggermente più economiche con una media di 1,77 franchi. Solo fornitori più piccoli, come le stazioni di servizio Etzelpark o Ecostop, sono sostanzialmente più economici.

Rimane la domanda se la concorrenza tra le stazioni di servizio sia sufficiente. Avenergy, l’associazione degli importatori svizzeri di petrolio, ne è convinta: “Il mercato svizzero delle stazioni di servizio è estremamente competitivo, con un’alta densità di punti vendita”. Il mercato funziona.

Mister Prezzi è più scettico: non ci sono indicazioni di intesa sui prezzi, come ha constatato la Commissione della concorrenza nel 2022. Tuttavia, auspica maggiore trasparenza: il radar dei prezzi della benzina del TCS è al massimo “semi-trasparente”, visto che i dati sono forniti in tempo reale dagli utenti e non dai gestori delle stazioni di servizio. Secondo il sorvegliante dei prezzi, ciò porta a prezzi relativamente alti, perché manca una comparabilità assoluta. Avenergy risponde: “La determinazione dei prezzi è estremamente trasparente, non da ultimo per il fatto che ogni stazione di servizio espone i suoi prezzi ben visibili a bordo strada”. Le app per i prezzi della benzina con dati in tempo reale sono oggi standard nei paesi confinanti. In Svizzera, una proposta in tal senso è fallita in Parlamento nel 2023.