Analisi

Il lavoro di consigliere federale è diventato troppo pesante?

Pochi i candidati alla successione di Viola Amherd, il ruolo è ancora abbastanza attraente o sono necessarie delle riforme?

  • Oggi, 05:51
  • 2 ore fa
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Chi si candida deve essere pronto a stravolgere la propria vita

  • Keystone
Di: Mirjam Spreiter (SRF)/sf 

“Per completare la squadra, il Centro cerca disperatamente un/a consigliere/a federale”. Con questo annuncio di lavoro satirico, il giornale “Schweiz am Wochenende” ha cercato di dare una mano al partito nella sua ricerca di candidati per la successione di Viola Amherd. La direzione del partito può ora tirare un sospiro di sollievo con il presidente dell’Unione svizzera dei contadini, Markus Ritter, che si è lanciato nella corsa.

Consigliere federale, un lavoro troppo impegnativo? (Tagesschau, SRF, 27.01.2025)

“Ogni candidato deve chiedersi se vuole stravolgere completamente la propria vita”, ha spiegato la scorsa settimana il capogruppo Philipp Bregy, che ha pure rinunciato a candidarsi.

Il Consiglio federale richiede un impegno 24 ore su 24 e la pressione è enorme. Lo ha sottolineato anche Simonetta Sommaruga al momento delle sue dimissioni alla fine del 2022: “Ho vissuto questa intensità, questa presenza temporale e interiore permanente. E questo perché, dal mio punto di vista, è ciò che la carica richiede”.

Nove invece di sette consiglieri federali

Per vari osservatori è chiaro: c’è bisogno di una riforma. “Ci sono innanzitutto le riforme più ampie, come l’aumento del numero dei membri del Consiglio federale a nove o undici”, spiega il professor Adrian Vatter dell’Università di Berna. “Inoltre, ci sono anche possibilità di riforme più piccole, come la creazione di un dipartimento presidenziale”, spiega il professore, che osserva e analizza il Consiglio federale da anni.

Un dipartimento per la presidenza federale

Vatter ha parlato con numerosi ex consiglieri federali riguardo a possibili riforme. “Curiosamente, gli ex consiglieri federali non sono favorevoli all’aumento del numero dei membri del Consiglio federale, ma piuttosto a un rafforzamento della presidenza, con la creazione di un dipartimento presidenziale che assuma maggiori funzioni di direzione e coordinamento del Governo”.

Potrebbe immaginare un sistema simile a quello di alcuni Cantoni, con un presidente del Governo o, nelle grandi città, con una presidenza cittadina, spiega Vatter. Il capo di questo nuovo dipartimento assumerebbe la direzione, ad esempio per due anni.

Collaboratori personali, segretariati di Stato e una cancelleria federale più forte

Che siano grandi o piccole, la maggior parte delle riforme finora è fallita. Sono riuscite solo delle mini-riforme, come l’introduzione di segretariati di Stato o di collaboratori personali. Entrambe le misure dovrebbero alleggerire il carico di lavoro dei membri del Consiglio federale. Anche il rafforzamento della cancelleria federale rientra tra queste riforme minori.

Il sistema svizzero è orientato alla stabilità, quindi le grandi riforme incontrano difficoltà. “Abbiamo beneficiato di questa stabilità politica negli ultimi quasi 180 anni”, spiega Vatter. Questo ci ha portato prosperità e le cittadine e i cittadini non vogliono esperimenti, afferma il professore. Tuttavia, senza riforme, il lavoro nel Consiglio federale diventa sempre meno attraente per un gruppo di politici: per le persone di mezza età con figli.

01:43

Markus Ritter si candida alla successione di Viola Amherd

Telegiornale 25.01.2025, 20:00

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