Dopo l'acquisizione della maggior parte delle attività della banca Wegelin, il gruppo Raiffeisen vuole rivedere i rapporti con i suoi clienti: i «casi problematici» - come gli
evasori fiscali - dovranno cercarsi una nuova banca, ha affermato il presidente della direzione della Raiffeisen Pierin Vincenz.
Il 27 gennaio Raiffeisen ha rilevato la Notenstein Banca Privata SA, che riunisce tutte le attività della Wegelin & Co ad eccezione di quelle statunitensi. Oggi, in un'intervista alla «Neue Zürcher Zeitung», Vincenz ha affermato che circa il 30% dei clienti di Notenstein sono europei (Svizzera esclusa).
«Esamineremo in modo intenso tutte le relazioni. Ci separeremo dai clienti che sono in conflitto con la legge svizzera o estera. Questi dovranno trovarsi una nuova banca», ha detto Vincenz in un'altra intervista pubblicata dalla «Südostschweiz» e dalla «Neuen Luzerner Zeitung».
Se ci fossero anche clienti con attività legate agli Stati Uniti, i loro conti saranno trasferiti alla banca Wegelin. Questo è stato stabilito contrattualmente, ha aggiunto.
Il restante 70% dei clienti di Notenstein sono residenti in Svizzera. Anche i loro conti verranno verificati. Non c'è tuttavia nessun obbligo legale per i cittadini elvetici di sottoporre alla banca la dichiarazione dei redditi.
Vincenz ha anche affermato di non temere che il Dipartimento di giustizia americano possa attaccare la banca Notenstein e, di conseguenza, la Raiffeisen. I rischi sono stati analizzati con avvocati e con l'Autorità elvetica di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA).
«Ci è stato assicurato in maniera credibile che non c'è alcun rischio», ha detto Vincenz. Per questo motivo non esiste un «piano B» in caso di attacco statunitense.