Economia e Finanza

BSI e fondo malese, il decreto d’accusa è da rivedere

Il TPF ha confermato i ricorsi di due società lese e respinto l’appello della banca, annullando la multa da 4,5 milioni di franchi – Il caso torna al Ministero pubblico della Confederazione

  • 25 novembre, 12:22
  • 25 novembre, 12:22
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Nel decreto d'accusa sono state rilevate lacune fondamentali

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Di: ATS/dielle 

La Camera d’appello del Tribunale penale federale (TPF) ha confermato l’annullamento del decreto d’accusa contro la banca ticinese BSI, nel frattempo assorbita da EFG, nell’ambito dello scandalo del fondo sovrano malese 1MDB.

La banca aveva accettato la multa, ma due società lese controllate dal fondo 1MDB l’hanno impugnata e ne hanno ottenuto un primo annullamento a settembre dalla Corte degli affari penali. Ora anche l’appello della BSI contro questa decisione è stato respinto.

Sono state rilevate lacune fondamentali: è stato violato il principio dell’imputazione e non sono stati menzionati i 70 milioni di franchi sequestrati dalla FINMA come riduzione dell’utile. Il caso è rinviato al MPC.

02:19

Processo 1MDB: due condanne al TPF

Telegiornale 28.08.2024, 20:00

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