Ticino e Grigioni

Annullato il decreto d’accusa contro la BSI

Era stato emesso in relazione allo scandalo del fondo sovrano malese 1MDB - Per il Tribunale penale federale mancano degli elementi

  • 30 ottobre, 12:44
  • 30 ottobre, 12:47
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Brutto compo per il Ministero pubblico della Confederazione

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Il Tribunale penale federale (TPF) ha annullato un decreto d’accusa che il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva emesso nei confronti della banca ticinese BSI nell’ambito dello scandalo del fondo sovrano malese 1MDB. Il tribunale ha spiegato la sua decisione indicando che il decreto non contiene alcuni elementi essenziali: non sono specificati, ad esempio, per quali attività di riciclaggio la banca sia stata condannata e neppure le motivazioni. Inoltre l’MPC non ha menzionato i fondi confiscati.

Dopo un’inchiesta durata sei anni, l’MPC aveva richiesto a inizio gennaio alla BSI il pagamento di una multa di 4,5 milioni di franchi per non aver adottato misure sufficienti per prevenire il riciclaggio di denaro. La banca ticinese aveva accettato il decreto d’accusa, al contrario di due filiali del fondo leso, che partecipano al procedimento penale come querelanti privati. I giudici del TPF hanno dunque accolto il ricorso presentato da queste due. Il dossier è stato quindi rinviato all’MPC.

02:19

Processo 1MDB: due condanne al TPF

Telegiornale 28.08.2024, 20:00

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