Il contenzioso fiscale tra Berna e Washington sui cittadini americani che hanno nascosto i loro averi in banche svizzere dura ormai da cinque anni. UBS, che per prima era stata presa di mira dalle autorità fiscali statunitensi, era riuscita a risolvere la vertenza nel 2010. Anche per gli altri istituti di credito elvetici si prospetta ora una soluzione globale. Ecco le principali tappe del conflitto.
19 giugno 2008
Bradley Birkenfeld, ex collaboratore di UBS, ammette davanti a un giudice di aver aiutato clienti a frodare il fisco quando era alle dipendenze della banca.
19 agosto 2009
Stati Uniti e Svizzera firmano l'accordo definitivo sulla vicenda UBS. Berna trasmetterà entro un anno i dati relativi a 4’450 conti UBS. Washington rinuncia a misure unilaterali per ottenere informazioni. Inoltre la banca paga una multa di 780 milioni di dollari.
1. novembre 2010
Eveline Widmer-Schlumpf sostituisce Hans-Rudolf Merz alla testa del Dipartimento federale delle finanze. La Svizzera continua a negoziare con gli Usa su una cosiddetta «intesa globale» per tutta la piazza finanziaria.
16 novembre 2010
Dopo l'ultima trasmissione da parte della Svizzera di dati riguardanti i casi di assistenza amministrativa, l'autorità fiscale statunitense IRS ritira definitivamente l'azione civile contro UBS. Vuole comunque continuare ad indagare su altre banche svizzere.
Febbraio 2011
Gli Usa hanno nel loro mirino oltre a CS anche varie altre banche quali HSBC Suisse, le banche cantonali di Basilea e Zurigo, Julius Bär e la Banca Wegelin.
9 dicembre 2011
Il Dipartimento di giustizia americano chiede alle banche svizzere il nome dei consulenti della clientela. Il diritto elvetico vieta però la consegna diretta di documenti con nomi di collaboratori.
Gennaio 2012
Il Consiglio federale decide che si possono fornire dati bancari criptati alla giustizia americana. La chiave per decifrarli dovrebbe venir consegnata solo nel quadro di una procedura di assistenza amministrativa o giudiziaria, oppure dopo una soluzione
globale della vertenza fiscale. Sotto pressione la Banca Wegelin, il più vecchio istituto di credito elvetico, vende le sue attività non americane al gruppo Raiffeisen.
16 marzo 2012
Le Camere federali accettano una modifica dell'accordo di doppia imposizione tra Svizzera e Stati Uniti. Con questo documento, La Confederazione si impegna a fornire agli USA assistenza amministrativa in questioni fiscali anche in caso di domande raggruppate.
4 aprile 2012
Il Consiglio federale autorizza certe banche a trasmettere anche dati non criptati di loro collaboratori al fisco americano.
11 aprile 2012
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ferma la consegna di dati bancari agli Stati Uniti. I giudici hanno dato ragione ad un cliente di Credit Suisse che si opponeva all'assistenza amministrativa accordata dalla Svizzera al fisco americano.
4 dicembre 2012
Stati Uniti e Svizzera siglano un accordo sull'applicazione della legge fiscale americana denominata FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) che dovrebbe entrare in vigore nel 2014. Gli Stati Uniti vogliono tassare i conti che le persone assoggettate a imposta negli Stati Uniti detengono all'estero.
3 gennaio 2013
La banca privata Wegelin, accusata dalle autorità americane di complicità in evasione fiscale, si dichiara colpevole e dovrà pagare una multa di 74 milioni di dollari.
21 marzo 2013
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) dà il suo via libera alla trasmissione di dati di un cliente del Credit Suisse agli Stati Uniti perché la richiesta di assistenza amministrativa dell'autorità fiscale americana IRS è sufficiente.
24 marzo 2013
Michael Ambühl, segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SIF), che sta negoziando con gli USA un accordo globale, annuncia le dimissioni.
28 maggio 2013
L'autorità fiscale americana IRS inoltra all'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) una domanda d'assistenza amministrativa per chiedere la consegna dei dati di clienti della Banca Julius Bär.
29 maggio 2013
Il Consiglio federale approva un progetto di legge che permetterà a tutte le banche svizzere di mettere una pietra sul passato e di regolare le loro relazioni con le autorità statunitensi.
ats