Airbnb fa causa a New York, puntando il dito contro la nuova legge che obbliga il colosso delle case in affitto e società simili a condividere con le autorità i nomi e gli indirizzi di chi affitta casa in città. Secondo quanto riportato dai media americani, Airbnb ritiene che il testo violi i diritti costituzionali dei suoi clienti.
Ma New York non molla la presa: ''ci difenderemo'' dicono le autorità, sottolineando che la legge passata all'unanimità ha l'obiettivo di ''garantire la sicurezza dei visitatori e assicurare quella dei residenti''.
La norma, approvata nelle scorse settimane e che entrerà in vigore in inverno, è stata subito criticata da Airbnb, che ha attaccato il sindaco di New York Bill de Blasio accusandolo di ignorare la classe media che “affitta la propria casa per aver più soldi in tasca e soddisfare i propri bisogni” preferendole la potente lobby degli alberghi, da sempre in guerra con il colosso degli affitti.
ATS/ANSA/Swing