Il consiglio di amministrazione di Alitalia ha deliberato questa sera (giovedì) il testo dell'accordo con Etihad da sottoporre venerdì al vaglio dell'assemblea. "È un altro passo", ha affermato l'amministratore delegato della compagnia di bandiera italiana, Gabriele Del Torchio, che alla domanda se "domani sarà il giorno della firma" ha risposto in modo evasivo, in attesa del "sì" definitivo.
Le sigle sua e di James Hogan, il suo omologo del vettore degli Emirati, rischiano di coincidere con la protesta del personale di Alitalia dell'aeroporto di Fiumicino, che minaccia di paralizzare lo scalo presentando certificati di malattia per astenersi dal lavoro. "Se così fosse sarebbe inaccettabile e intollerabile", ha già avvertito il ministro dei trasporti Maurizio Lupi. Il garante degli scioperi è pronto a segnalare qualsiasi abuso.
L'operazione di cessione di una quota azionaria del 49%, accompagnata da un aumento di capitale di 300 milioni di euro e da 950 esuberi, è il frutto di un semestre di negoziati. Etihad aveva manifestato il suo interesse otto mesi fa.
pon/ANSA