“Momenti Chiave”. Questo il titolo della mostra proposta da UBS nella sua sede storica in Bahnhofstrasse a Zurigo. Un’esposizione attraverso la quale la banca, guarda indietro, oltre la sua storia più recente (l’acquisizione di Credit Suisse e il salvataggio statale di qualche anno fa) fino ai suoi inizi, nella seconda metà dell’Ottocento, quando ha svolto un ruolo importante nello sviluppo economico della Svizzera moderna.
I visitatori, tra l’altro, possono vedere materiale d’epoca (fino agli ‘20 del secolo scorso), immagini sia degli archivi di UBS sia di quelli delle FFS e di altre aziende. Fotografie riprodotte in 9 filmati tematici da 90 secondi, suddivisi in tre tronconi. In uno è possibile capire come la Svizzera (che a differenza di altri Paesi, dispone di poche materie prime) trova il modo di sfruttare la forza idrica. Produce così energia fondamentale, allora come oggi, per lo sviluppo tecnologico. È anche possibile ascoltare un estratto del discorso tenuto da Alfred Escher al Consiglio nazionale, riprodotto nel ricevitore di un telefono d’epoca. Il fondatore di Credit Suisse, in un certo senso, è ormai parte di UBS. Ma il politico, imprenditore e pioniere è solo uno dei personaggi che ha permesso alla Svizzera, nella seconda metà del XIX secolo, di evolvere. Un periodo in cui trasporto e industria vissero un momento di grande sviluppo.
L’attuale UBS è nata nel 1998 dalla fusione dell’Unione di Banche Svizzere, le cui radici si trovano nella Banca di Winterthur fondata nel 1862, e della Società di Banca Svizzera, discendente della Bankverein creata a Basilea da sei banche private nel 1854.

UBS deve fare di più per proteggersi dai rischi
Telegiornale 15.10.2024, 20:00