UBS ha chiuso il 2024 con un utile netto di 5,1 miliardi di dollari, grazie in particolare a risparmi per 3,4 miliardi. Sono risultati che superano le aspettative degli analisti. La direzione ritiene di essere sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di ridurre le uscite lorde di 13 miliardi entro la fine del 2026.
Lo ha annunciato la maggiore banca svizzera martedì. In particolare, nel quarto trimestre i conti sono risultati positivi per 770 milioni, a fronte di una perdita netta di 279 milioni registrata 12 mesi prima e dovuta ai costi per l’integrazione dell’ex concorrente Credit Suisse. Questa peserà ancora per 1,1 miliardi nei primi tre mesi del 2025.
Il CEO Sergio Ermotti si è detto complessivamente molto soddisfatto: “abbiamo raggiunto tutte le tappe fondamentali nel 2024 e ridotto significativamente il rischio di integrazione, mantenendo al contempo una solida posizione patrimoniale”, afferma il ticinese nel comunicato.
Il 2023, a titolo di paragone, era terminato in “nero” per 27,37 miliardi grazie alla contabilizzazione della fusione con l’allora secondo istituto di credito del Paese: il prezzo di acquisto risultava infatti nettamente inferiore al valore reale.
Gli azionisti potranno beneficiare di un dividendo in crescita da 70 a 90 centesimi e, nel corso del nuovo anno, di un programma di riacquisto di titoli, che ammonterà a un miliardo di franchi nel primo semestre e fino a due miliardi nel secondo. Quanto ai dipendenti, sono in calo: oggi sono 108’650, il 3,7% in meno rispetto alla fine del 2023.
RG 07.00 del 04.02.2025 I risultati di UBS
RSI Info 04.02.2025, 08:03
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