Malgrado le incertezze sull'economia mondiale e dopo il calo di marzo, le esportazioni svizzere crescono. I dati di aprile appena pubblicati dall’Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini segnano infatti un + 2,5%. Calano invece del 7,7% per importazioni, mentre l’avanzo commerciale si è attestato a 3,8 miliardi di franchi svizzeri.
Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (al netto dell’inflazioni e delle variazioni dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -0,1% (export) e -3,8% (import).
Per quanto riguarda l’export, pari a 21,62 miliardi di franchi in aprile, particolarmente richiesti sono stati i prodotti dell'industria meccanica, elettrica, chimica e farmaceutica.
A livello geografico, il continente più importante per i prodotti elvetici rimane l'Europa (+7,3% a 13,1 miliardi), con un contributo importante fornito da Germania (+5,0% a 3,8 miliardi) e Italia (+3,9% a 1,5 miliardi), che sono il secondo e il terzo fra i principali sbocchi dell'export. In crescita è anche il Nordamerica (+0,9% a 4,4 miliardi), con gli Stati Uniti in flessione (-2,3% a 4,0 miliardi), ma che confermano il primato - raggiunto di recente - di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo indietro l'Asia (-5,6% a 4,4 miliardi), con il brusco arretramento della Cina (-23,3% a 1,0 miliardi).
Sul fronte delle importazioni risultano in flessione Europa (-13,6% a 12,3 miliardi) e Asia (-0,8% a 3,6 miliardi), mentre avanza il Nordamerica (+0,6% a 1,3 miliardi).