Economia e Finanza

Giovedì nerissimo in borsa

Le decisioni della BCE non rassicurano gli investitori. Zurigo chiude con lo SMI in perdita del 9,64%

  • 12 marzo 2020, 19:43
  • 22 novembre, 19:44
02:16

RG 18.30 del 12.03.2020 - La diretta con Marzio Minoli

RSI Info 12.03.2020, 19:43

  • Archivio Keystone
Di: Diem/ATS 

La borsa svizzera ha dovuto far fronte giovedì al peggiore arretramento della sua storia: in una giornata nerissima per i mercati azionari, trascinati a fondo dalla crisi del coronavirus. Zurigo non ha fatto eccezione. La Borsa svizzera ha chiuso con l'indice dei valori guida SMI in flessione del 9,64% a 8270,44 punti e quello allargato SPI in calo del 9,11% a quota 10'144,29 punti.

Dopo un risveglio tutto in negativo, l'Europa guardava speranzosa alla Banca centrale europea, la cui decisione era attesa per il primo pomeriggio. L'istituto, guidato da Christine Lagarde, ha optato per un innalzamento del Quantitative easing, annunciando un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro per il 2020.

La BCE ha anche tagliato le previsioni di crescita dell'anno a 0,8%, 1,3% nel 2021, lanciando pure una nuova tranche di maxiprestiti alle banche per fornire "immediato sostegno alla liquidità del sistema finanziario". L'istituto centrale ha nel contempo mantenuto fermi i tassi.

Per Christine Lagarde: 'Il coronavirus è un grande shock economico. La vigilanza BCE autorizza le banche a una maggiore flessibilità sul capitale per fronteggiare l'emergenza'.

L'annuncio da Francoforte, giunto nel primo pomeriggio, ha provocato un crollo in tutto il Vecchio continente. L'indice Stoxx 600, che sintetizza l'andamento delle piazze sulla base di un paniere che include i principali 600 titoli, è arrivato a perdere il 10,5%, segnando il maggior calo della storia. Wall Street è stata dal canto suo costretta a interrompere le contrattazioni poco dopo l'apertura e anche petrolio ed oro sono affondati, come pure la criptovaluta bitcoin.

A Zurigo nel listino principale tutti i titoli hanno chiuso in profondo rosso. Particolarmente pesante la situazione per finanziari ed assicurativi: Credit Suisse è stato per tutta la giornata fanalino di coda ed ha chiuso a -16,03%, a 7,38 franchi. Malissimo pure Swiss Re (-15,61%, a 68,86 franchi), Swiss Life Holding (-14,83%, a 337,10 franchi), Zurich Insurance (-13,79%, a 286,90 franchi) ed UBS (-13,20%, a 7,90 franchi).

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