Recessione COVID-19

Si chiama "infodemia", un neologismo per indicare una epidemia sconosciuta, ma molto diffusa nel mondo interconnesso in cui viviamo. Determinata dall’eccesso di informazioni su un singolo argomento. In questo caso, il coronavirus. Che finora ha contagiato lo 0.0015% della popolazione mondiale. Nulla in confronto al 99,99% affetto da infodemia. Nonostante la sua estensione globale, dalle dimensioni pandemiche, non ci sarebbero problemi se l’informazione fosse sempre accurata.

Ma così ovviamente non può essere, finendo per accrescere ansie e preoccupazioni. Uno shock di fiducia che negli ultimi giorni si è abbattuto come uno tsunami sui mercati finanziari, ai minimi storici. Se la Borsa di Milano ha perso oltre il 20%, caduta ai livelli di gennaio 2019, la volatilità - simile a quella del 2008 - ha fatto precipitare anche Wall Street, -18%, uno dei cali più rapidi mai registrati. Una vera e propria crisi finanziaria, amplificata dal crollo del petrolio, il cui prezzo è sprofondato dopo lo scontro al vertice Opec+ tra i paesi produttori.