Swissgrid, la società che gestisce in Svizzera le reti elettriche, nonostante la pandemia che ha inciso sul fatturato dell'azienda, è riuscita a migliorare i risultati nel 2020, conseguendo un utile di 76 milioni di franchi, più che raddoppiato rispetto ai 29 milioni dell'esercizio precedente, che salgono a 67 milioni al netto degli effetti straordinari.
Un risultato importante, sottolinea l'operatore svizzero della rete elettrica, ottenuto in particolare grazie alle misure adottate preventivamente che hanno permesso l'arrivo sul mercato di nuovi prodotti, che hanno aumentato l'efficienza, creando liquidità. E questo nonostante il fatturato netto sia calato di 85 milioni rispetto al 2019, a causa del calo del consumo di energia elettrica causato dalla pandemia di Covid-19 e le tariffe più basse nei segmenti di utilizzazione della rete.
Nata nel 2005 sulla scia della liberalizzazione del mercato elettrico, Swissgrid è la società proprietaria della rete nazionale ad altissima tensione (6700 km): è responsabile dell'esercizio sicuro e non discriminatorio, della manutenzione, del rinnovo e del potenziamento degli impianti. Impiega oltre 600 dipendenti nelle sedi di Aarau, Prilly (VD), Castione (TI), Landquart (GR), Laufenburg (AG), Ostermundigen (BE) e Uznach (SG).
L'impresa è di proprietà esclusivamente di aziende elettriche: fra i suoi azionisti figurano anche l'Azienda elettrica ticinese (1,66% del capitale), le Officine idroelettriche della Maggia (1,57%), le Officine idroelettriche di Blenio (0,45%), le Aziende industriali di Lugano (0,44%) nonché - in misura molto più piccola, inferiore allo 0,01% - Repower. I grandi azionisti sono altri: BKW e Axpo detengono insieme la maggioranza.