Contro l'altissima tensione

L'opposizione alla linea di altissima tensione (THT) fra le località vallesane di Chamoson e Chippis si è fatta sentire domenica, quando circa 250 persone hanno manifestato ancora una volta per cercare di fermare i lavori.

Gli oppositori al progetto ritengono che il piano di Swissgrid non soddisfi tutti i criteri richiesti. L'azienda viene accusata di aver cominciato i lavori per la costruzione di 34 dei 52 piloni a Chalais e Chippis, che verrebbero costruiti in zone di pericolo. L'associazione "THT sous terre", che ha organizzato la protesta, invita i comuni interessati a chiedere i rispetto delle procedure e chiede di far passare i cavi sottoterra. I dubbi si riferiscono in particolare a un rapporto del geologo cantonale, che suggerisce studi approfonditi e un periodo di osservazione di almeno tre anni prima di procedere con i lavori.

Swissgrid ha dal canto suo ricordato che il Tribunale federale aveva dato il permesso definitivo di costruzione nel settembre 2017. L'azienda ha sottolineato di non voler chiudere la porta al dialogo, ma ritiene che i margini di manovra siano minimi.