Economia e Finanza

Il BAK: “Serio rischio recessione in Svizzera”

Con eventuali razionamenti energetici “ci entreremo in pieno” – Riviste al ribasso le previsioni sul PIL

  • 15 settembre 2022, 18:38
  • 20 novembre, 15:02
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Gli incrementi delle tariffe energetiche continuano a far salire l'inflazione, che nei prossimi mesi potrà sensibilmente frenare l'attività economica

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Di: ATS/dielle 

La Svizzera è a serio rischio di recessione. A lanciare l'allarme è l’istituto BAK Economics, che vede mesi difficili all'orizzonte. La decrescita su più trimestri sarà comunque solo sfiorata, a patto però di non arrivare a razionamenti di energia. Le previsioni sulla variazione del prodotto interno lordo vengono corrette al ribasso.

"I prossimi mesi saranno difficili per l'economia svizzera", affermano gli esperti dell'istituto di ricerca renano in un comunicato odierno. Dopo il forte sviluppo dell'estate 2022 in particolare le attività di investimento e il commercio estero registreranno un calo a causa di numerosi fattori negativi.

In Svizzera l'aumento dei prezzi dell'energia ha un impatto contenuto rispetto a molti altri paesi grazie a un minore consumo e all'apprezzamento del franco. Malgrado ciò gli incrementi tariffari continuano comunque a far salire l'inflazione, che nei prossimi mesi potrà sensibilmente frenare l'attività economica.

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Nel complesso, BAK Economics prevede che l'economia elvetica ristagni solo nel quarto trimestre del 2022 e diminuisca leggermente nei primi tre mesi trimestre del 2023 (-0,1% rispetto al trimestre precedente). Per l'intero 2023 l'istituto scommette su una crescita molto contenuta, pari allo 0,5% (previsione di agosto +1,1%, mentre nel mese di giugno si presumeva ancora un +1,7%). Nell'anno in corso, la ripresa economica consente invece ancora un'espansione del PIL pari al 2,0% (contro il +2,5% precedente), soprattutto grazie agli effetti di recupero post pandemia.

BAK Economics ipotizza che la tensione e i prezzi sui mercati del gas e dell'elettricità rimarranno molto alti per diversi mesi, ma che si potranno evitare razionamenti o addirittura interruzioni della fornitura di energia. Se contrariamente a queste ipotesi si verificheranno forti razionamenti e carenze, anche in Svizzera sarà inevitabile assistere a una recessione.

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