L'Italia è in recessione dalla fine dello scorso anno; il PIL è calato per il secondo trimestre consecutivo, negativamente influenzato dalle tensioni commerciali internazionali e dal rallentamento dell’economia del Vecchio continente. Il PIL italiano è diminuito dello 0,2% nel quarto trimestre dello scorso anno dopo aver segnato una flessione dello 0,1% durante il terzo trimestre. La "recessione tecnica" si caratterizza proprio allorquando si registrano due trimestri consecutivi di calo del Prodotto interno lordo.
Il premier Giuseppe Conte aveva indicato, mercoledì, che era attesa un’ulteriore contrazione economica per gli ultimi mesi del 2018, dimostrandosi però fiducioso su una ripresa nel secondo semestre di quest’anno. Sull’insieme dell’anno l’economia della Penisola è cresciuta dello 0,8%.
Lo sviluppo "tiepidino" italiano rischia di complicare il compito della coalizione al Governo (Lega-Cinquestelle) che ha costruito la manovra finanziaria basandosi su una crescita dell’1%, mentre la Banca centrale italiana, l’FMI e altri analisti ritengono molto più probabile una crescita tra lo 0,3 e lo 0,7%.
ATS/AFP/ANSA/Swing