La crisi del coronavirus e le sue conseguenze non devono compromettere la sfera privata della popolazione. Lo ha ribadito martedì Adrian Lobsiger, l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT), presentando a Berna il suo rapporto d'attività.
Tra telelavoro, shopping online e app di tracciamento, i rischi di una violazione della protezione dei dati sono più attuali che mai.
Lobsiger nel corso degli ultimi mesi ha preso posizione su diversi temi, in particolare in merito all'app di tracciamento Swiss-Covid e alla registrazione dell'identità di chi frequenta bar e ristoranti. Sui rischi digitali, dalla fine dello scorso marzo è stata istituita una task force.
Per quanto riguarda l'applicazione, ha esercitato pressioni affinché l'analisi dei dati fosse anonima e decentralizzata, mentre in seguito ha richiamato più volte l'attenzione sulla registrazione dei dati agli eventi o nei locali pubblici. Tale sistema, una volta che la pandemia si sarà placata, andrà abbandonato.
Mister Dati ha citato anche altre sfide per il suo dipartimento come la nuova norma sulla protezione dei dati, il cui disegno di legge potrebbe probabilmente essere approvato dal Parlamento il prossimo autunno.
Infine, nel mirino di Mister Dati sono finite anche alcune aziende di trasporto pubblico e la popolare app per giovani TikTok. Secondo Lobsiger, le condizioni d'uso per gli utenti elvetici non sono chiare. Al momento, è già stato contattato l'operatore cinese responsabile dell'app in sinergia con l'Autorità Garante Inglese per la protezione dei dati personali, che ha aperto un dossier contro la celebre app.